Con piacere vi presentiamo il film di Francesco Benigno il colore del dolore, con la partecipazione del regista. Ingresso libero, con dibattito condotto da Bruno Indelicato.
Il film racconta le vicende di un bambino che diviene uomo sullo sfondo di una Palermo dipinta a tinte forti, ma sempre straordinariamente suggestiva. Un riscatto personale, quello del protagonista, che avviene nonostante le innumerevoli avversità che la vita gli presenta.
Prima dell'inizio della programmazione a Lucerna, al cinema Bourbaki potremo vedere questo bellissimo e poetico film in un'anteprima dedicata alla comunità italiana di Lucerna. Ingresso ridotto (14 Franchi invece di 19 fino a esaurimento dei posti) scrivendo una E-mail a reservation@outside-thebox.ch con il nome dell'evento, data , ora, nome e cognome. Presentazione del film in italiano e dibattito dopo il film, moderato da Leonardo Manfriani e Lucio Carraro.
Dal paese di Ughettera nella montagna piemontese nonno Luigi e nonna Cesira vivono la fame, le guerre (Libia e Prima guerra mondiale), la migrazione, fuggono dal fascismo in Francia, subiscono lo stato di macaronì, costruiscono la loro casetta (Paradiso) in collina, vengono bombardati dagli aerei italiani, mettono al mondo figli su figli che a loro volta mettono al mondo nipoti su nipoti. Il regista Alain Ughetto è uno di questi. E con cartoncino, colla, plastilina (i pupazzetti adulti sono alti 23 centimetri), forbici e matita ha ridato vita ai suoi comunissimi antenati, infilando docilmente le sue mani perfino in scena, dentro al passato, dialogando fantasticamente con loro.
Come ultimo evento dell'anno vi presentiamo il film beata te di Paola Randi, con Serena Rossi (che avevamo ammirato in "Amore e Malavita" dei Manetti Brothers)
Marta è una regista teatrale che vive da sola ed è soddisfatta della sua vita. Quando sta per debuttare con lo spettacolo di Amleto e in procinto del suo quarantesimo compleanno riceve una visita inaspettata: l'Arcangelo Gabriele, sceso dal cielo per darle una notizia: presto sarà madre ed avrà un bambino.
Come sempre socie e soci della Dante Lucerna pagano l’ingresso 5 Franchi invece di 13. Dopo il film siete tutti invitati a bere un bicchiere di prosecco e mangiare una fetta di panettone o di pandoro.
Ed ecco il terzo film della rassegna: grazie ragazzi, diretto da Riccardo Milani e con Antonio Albanese.
Antonio Cerami, attore teatrale fallito, sopravvive doppiando film porno. Un giorno, il suo ex compagno di scena Michele gli telefona per offrirgli «un’opportunità». Si tratta in realtà di un laboratorio teatrale di poche ore in carcere, finanziato dal ministero e approvato dalla direttrice Laura. Antonio accetta. Nella Casa Circondariale di Velletri si presentano pochissimi detenuti («Sempre mejo dello yoga che è roba da froci…»). Dopo tensioni, rabbia e diffidenze iniziali, Antonio riesce progressivamente a plasmare il talento di alcuni carcerati.
Come sempre socie e soci della Dante Lucerna pagano l’ingresso 5 Franchi invece di 13.
Il secondo film della rassegna è notte fantasma, terzo lungometraggio del giovane regista Fulvio Risuleo, di cui ricorderete "il colpo del cane" che avevamo presentato nel Gennaio 2021.
Sabato sera. Tarek ha programmato una serata con gli amici: playstation e junk food. Prima di incontrarli passa per il parco a comprare qualche grammo di fumo. Qualcuno però lo tiene d'occhio dall'interno di un'automobile, ha visto tutto e lo avvicina: è un poliziotto. L'uomo è misterioso, minaccioso e allo stesso tempo a suo modo gentile e un po' complice... Come sempre socie e soci della Dante Lucerna pagano l’ingresso 5 Franchi invece di 13.
Come ogni anno, appuntamento con il cinema italiano contemporaneo in collaborazione con lo stattkino di Lucerna e cinélibre: vi presenteremo quattro film italiani non ancora programmati in Svizzera. Trovate le date, l'orario (sempre alle 18 di Domenica) e i titoli qui. Ogni film sarà preceduto da une breve presentazione critica.
Il primo film è ll bambino nascosto di Roberto Andò. Il professor Gabriele Santoro vive in un antico palazzo a Piazzetta Materdei, a Napoli, e insegna pianoforte al conservatorio. Durante la consegna di un pacco un ragazzino riesce a intrufolarsi nel suo appartamento per nascondersi. Il professore si accorge della sua presenza soltanto a tarda sera, ed è allora che lo riconosce: si tratta di Ciro, ed è il figlio dei suoi vicini di casa, ma soprattutto di un camorrista...
Come sempre socie e soci della Dante Lucerna pagano l'ingresso 5 Franchi invece di 13.
Jorge è un giovane di belle speranze che guida un moto-taxi alla periferia di Lima, in Perù, ma cova sogni di maggior gloria e opportunità. Padre di famiglia, decide di tentare la fortuna alla ricerca dell’oro che si nasconde nelle miniere delle Ande. Il viaggio verso le montagne è lungo e difficile: l’obiettivo è La Rinconada, la città a cinquemila metri di altezza che attrae chi è disposto a rischiare tutto in nome di una scommessa col diavolo, e dove molti uomini finiscono per scomparire...
Per il quarto e ultimo film della nostra rassegna dedicata a Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto c'è un cambiamento di programma: vedremo insieme il film nessuno si salva da solo, del 2015.
I due protagonisti del film provengono da ambienti differenti. Delia (Jasmine Trinca) è una donna della middle class, ansiosa e seriosa, mentre Gaetano (Riccardo Scamarcio) è un provinciale di Ostia, bonario e semplice. Eppure questa volta il conflitto di classe serve a portare avanti i generi mescolati nel film, tragedia e commedia, e creare così un riuscito meló contemporaneo. La storia d’amore di Delia e Gaetano copre una vasta gamma di momenti, ripercorsi dai due protagonisti a ritroso durante una cena che somiglia più a un incontro di boxe. Innamoramento, passione, progettualità, gelosia, traumi e tradimento; nel dizionario amoroso di Castellitto c’è spazio per le più infinitesimali pieghe e tic dell’amarsi contemporaneo. (film.it)
Ecco il terzo film della rassegna dedicata a Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto: venuto al mondo, del 2012.
E' un'opera fatta con il cuore questo film di Sergio Castellitto, il cuore di un attore e regista che in poco più di due ore è riuscito a tradurre in immagini potenti, epiche, evocative, un romanzo nato dall'urgenza di raccontare i grandi archetipi della vita. Secondo adattamento di un libro di Margaret Mazzantini, dopo Non ti muovere, il film punta dritto alla parte emozionale e quindi più segreta e pericolosa dello spettatore, narrando una struggente storia d'amore sullo sfondo di una guerra inumana e logorante. (Carola Proto, comingsoon.it)
Il secondo film della rassegna dedicata a Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto è Non ti muovere, tratto dall'omonimo romanzo che ha vinto il premio Campiello 2009.
Una scarpa rossa. Una donna di spalle, seduta su una sedia. Un incrocio di strade. Questa è l’immagine del film che apre la voragine di ricordi di Timoteo che, alla finestra, guarda e cerca rassicurazione, un segno per sperare che tutto andrà bene. Una notizia tragica, per cui è difficile trovare un aggettivo: la figlia, Angela, ha avuto un incidente in motorino e ora è sotto i ferri; e Timoteo, chirurgo di quell’ospedale, collega di quei medici, sa cosa voglia dire un intervento al cervello; molte volte si è trovato dall’altra parte, da quella di chi dà notizie. (Eleonora Degrassi, cinematographe.it)