Il secondo film della rassegna dedicata a Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto è Non ti muovere, tratto dall’omonimo romanzo che ha vinto il premio Campiello 2009.
Una scarpa rossa. Una donna di spalle, seduta su una sedia. Un incrocio di strade. Questa è l’immagine del film che apre la voragine di ricordi di Timoteo che, alla finestra, guarda e cerca rassicurazione, un segno per sperare che tutto andrà bene. Una notizia tragica, per cui è difficile trovare un aggettivo: la figlia, Angela, ha avuto un incidente in motorino e ora è sotto i ferri; e Timoteo, chirurgo di quell’ospedale, collega di quei medici, sa cosa voglia dire un intervento al cervello; molte volte si è trovato dall’altra parte, da quella di chi dà notizie. (Eleonora Degrassi, cinematographe.it)